Il sistema missilistico SAMP/T è un progetto congiunto tra Francia e Italia.
L’obiettivo iniziale era sostituire i vecchi sistemi di difesa aerea con una piattaforma moderna e mobile, capace di proteggere unità e infrastrutture civili o militari da un ampio spettro di minacce aeree, dai velivoli fino ai missili.
Lo sviluppo, affidato al consorzio europeo Eurosam, iniziò ufficialmente nel 1990 e il sistema entrò in servizio operativo nel 2011 in Francia e in Italia.
Il SAMP/T, che i francesi chiamano MAMBA, è oggi una delle colonne portanti della difesa aerea italiana e francese.
La Francia ne gestisce almeno sette batterie, l’Italia sei.
Ogni batteria è composta da più elementi: un centro di comando e controllo, un radar multifunzione, i veicoli di lancio e i moduli di supporto.
Il radar Arabel Thales è capace di coprire 360 gradi, tracciare fino a 100 bersagli e ingaggiarne 10 nello stesso momento. In futuro verrà integrato il radar Kronos di Leonardo, che rappresenta un’evoluzione.
La struttura del sistema si divide in due sezioni principali.
Nel caso italiano, i componenti del SAMP/T sono montati su camion 8×8, il che rende il sistema completamente mobile e rapidamente dispiegabile, con tutti i vantaggi relativi in zone di crisi.
Una batteria può essere gestita da appena 14 persone e viene trasportata facilmente con aerei da trasporto tattico come l’A400M.
Il sistema di lancio si basa sul missile europeo Aster 30, nelle sue diverse varianti, progettato per abbattere aerei, droni e missili.
Negli ultimi anni è stata sviluppata la versione SAMP/T di nuova generazione.
Questa introduce radar più potenti, software avanzati e un Aster 30 migliorato, con maggiore portata e capacità contro minacce balistiche.
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