J-36 : La Cina continua i test INIZIA la SFIDA con l’America per il NUOVO CACCIA di 6° GENERAZIONE
Crediti video
I giorni appena trascorsi sono stati ricchi di notizie in ambito difesa e aviazione. Nella puntata di oggi condensiamo tre di queste, che ci porteranno a parlare di:
– J-36 cinese
– Drone russo S-70
– Un aereo più o meno nuovo apparso in Corea del Nord
### J-36
Partiamo dal J-36. Dopo l’annuncio di Donald Trump sulla vittoria di Boeing per il nuovo caccia di sesta generazione, F-47, e mentre si attendono nei prossimi giorni decisioni sul nuovo caccia della marina, dalla Cina sono giunte nuove foto del misterioso J-36, che hanno permesso agli analisti di estrapolare qualche ulteriore dettaglio.
L’aereo biposto, con ala a delta, garantisce maggiore portanza e stabilità, soprattutto durante voli ad alta velocità, una scelta ingegneristica già vista su velivoli più o meno recenti come il Mirage 2000. Il J-36 è subito riconoscibile per alcuni particolari, come l’assenza di coda e la presenza di tre motori. Su questi ultimi non possiamo ancora sbilanciarci, ma secondo le fonti potrebbe trattarsi di una versione modificata del turbofan WS-10C o del WS-15.
L’assenza della coda, compensata da 11 superfici angolate ai bordi d’uscita delle ali, suggerisce l’implementazione di un sistema **fly-by-wire** o **fly-by-optics** supportato da software avanzati.
Se la configurazione stealth è evidente nel design del J-36, il motivo per cui la Cina ha scelto tre motori è ancora oggetto di speculazioni. Alcuni ipotizzano che sia per compensare un deficit di potenza dei motori attualmente impiegati dalla Cina, altri suggeriscono che possa servire per generare energia necessaria ai sistemi elettronici avanzati dell’aereo. Tutti e tre gli ugelli risultano molto appiattiti, probabilmente per ridurre la firma infrarossa.
Sempre in ambito stealth, il sito **Bulgarian Military** attira l’attenzione sul muso affilato e allungato, utile a disperdere le onde radar anziché rifletterle. Inoltre, la mancanza di piloni per armamenti suggerisce che questi saranno alloggiati nella baia di carico interna.
Il J-36, molto più grande dei caccia cinesi J-20 e J-35, avrebbe una lunghezza massima stimata di **26 metri** e un’apertura alare fino a **20 metri**. I tre carrelli indicano una capacità di carico elevata, e l’aereo dovrebbe essere un biposto con due sedili affiancati, non in tandem.
Sull’impiego futuro del J-36, l’analista aerospaziale **Emily Carter**, del Center for Strategic and International Studies di Washington, ha parlato di un velivolo progettato per penetrare in uno spazio aereo conteso e ritardare la propria individuazione fino al completamento della missione. Questo concetto richiama quanto dichiarato da Trump per l’F-47 durante la sua presentazione.
A differenza del passato, questa volta il J-36 non è stato visto accompagnato da altri velivoli. Il fatto che continui a essere avvistato e immortalato segnala probabilmente una volontà deliberata da parte delle autorità cinesi. **Defense Express** sottolinea come ciò sia possibile perché il produttore dell’aereo, **Chengdu Aircraft Industry Group**, ha sede nella città di **Chengdu**, che conta **20 milioni di abitanti**.
Il sito **Army Recognition**, citando fonti industriali russe, segnala che presto la Russia potrebbe schierare il **drone stealth S-70** come gregario del **Su-57**. Per il controllo del drone, il Su-57 potrebbe vedere l’introduzione di una nuova versione biposto.
L’S-70, soprannominato **”cacciatore”**, potrebbe assumere il ruolo di gregario con **payload offensivo** o svolgere missioni di **ricognizione**. Il drone condivide molte caratteristiche con altri velivoli stealth:
– Materiali radar-assorbenti
– Baia interna per il trasporto di armi (bombe e missili) Strumentazione per missioni di intelligence e guerra elettronica
### IL-76
Vi avevo promesso un terzo aereo, quindi ci spostiamo in **Corea del Nord**, dove è recentemente apparso un velivolo basato sull’**IL-76**.
L’aereo, mostrato in presenza del leader supremo **Kim Jong Un**, dovrebbe mantenere un ruolo di **allerta e controllo**, occupandosi del **monitoraggio dello spazio aereo** e della **raccolta di informazioni**, come dichiarato dallo stesso Kim.
Secondo **The War Zone**, che cita fonti nordcoreane, all’interno dell’aereo sarebbero presenti **sette postazioni** per il personale, fondamentali per il suo ruolo strategico.
Nonostante la Corea del Nord sia priva di armi sofisticate, un aereo di questo tipo potrebbe rivelarsi essenziale per **coordinare i propri sistemi d’arma** e sviluppare capacità operative avanzate.
Non è chiaro quanto la Russia o la Cina abbiano contribuito al progetto, ma le immagini satellitari mostrano che l’aereo era già **presente a Pyongyang nel 2023**. Le immagini, sotto copyright, possono essere trovate nel primo commento.
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